"Canti d'acqua e di terre" dite.
Acqua, al singolare. Ce n'e' una sola,
perfino da noi che ne abbiamo tanta intorno
e tanta, ma non tanta, fra colline e montagne.
Ce n'e' una sola, perche' siamo tutti un po' figli
d'un indistinto liquore primario: come se ognuno di noi
galleggiasse con l'isola.
L'altra, quella che preghiamo
nelle primavere siccitose, Dànneos abba Segnore,
e' solo rivolo effimero, tesoro precario.
E invece "terre", al plurale. Perche' da noi,
cito Le Lannou, la terra cambia a palmi............
Manlio Brigaglia. Estratto di Singolare e Plurale, Canti d'Acqua e di Terre
Ecco cosa ho pensato.
Grazie Francesca.
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