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mercoledì 18 settembre 2013

Canti d'acqua e di terre. Acqua al singolare. Terre, al plurale.


"Canti d'acqua e di terre" dite.

Acqua, al singolare. Ce n'e' una sola,
perfino da noi che ne abbiamo tanta intorno 
e tanta, ma non tanta, fra colline e montagne.




Ce n'e' una sola, perche' siamo tutti un po' figli
d'un indistinto liquore primario: come se ognuno di noi 
galleggiasse con l'isola.


L'altra, quella che preghiamo
nelle primavere siccitose, Dànneos abba Segnore,
e' solo rivolo effimero, tesoro precario.









 E invece "terre", al plurale. Perche' da noi,
cito Le Lannou, la terra cambia a palmi............








                             Manlio Brigaglia. Estratto di Singolare e Plurale, Canti d'Acqua e di Terre






Ecco cosa ho pensato.






Grazie Francesca.













o

venerdì 25 gennaio 2013

Si salvino i Maestri come beni immateriali. Ma cosa e' un Maestro?



Da un po' di tempo in facebook gira e rigira un link un po' insolito che ha attirato la mia attenzione. Come tanti ormai, non leggo gli inviti che mi vengono indirizzati. Un po' perche' il tempo ha i suoi limiti e un po' perche' la varieta' di eventi piu' o meno interessanti sta diventando incontrollabile e inutile e distratta la conferma di partecipazione da parte delle persone. 
Ma questo invito e' arrivato per vie traverse attirando la mia attenzione.
Si, perche' si trattava di una petizione indirizzata al presidente della Repubblica Italiana e subito mi sono chiesta che cosa potessi chiedere io ad un rappresentante di una statalita' cosi' distante da me e dal mio mondo. 
Vado avanti un po' confusa e capisco subito che si tratta di una cosa importante. 

Presidente della Repubblica Italiana: Si salvino i Maestri come beni immateriali. 

La parola Maestro riporta subito alla mente una foto scattata nel Museo del Bisso a Sant'Antioco. Uno scritto, tra le tante cose da scoprire recita la definizione di Maestro, poco chiara ai piu', sopratutto a chi ha volutamente confuso le acque forse nel tentativo di ridurre il tutto a una lontana memoria storica.



Ma memoria lei non è, Chiara Vigo, Maestro di Bisso Marino e tessitura antica. E' viva e non smette mai di Essere e di Tessere per noi ogni minuto della sua giornata. Non e' memoria storica anche se qualcuno la vorrebbe, ma e' veicolo di memoria storica e antichi saperi tramandati dalla notte dei tempi. E' a tutti gli effetti un bene immateriale perche' non si compra e non si vende, ma tutti possono accedere ai suoi saperi. E' li' per noi, pronta ad insegnare quello che noi andiamo a cercare nei libri o in poco stabili corsi a pagamento. 
Tutti i giorni accoglie curiosi, appassionati e amici da tutto il mondo senza mai nulla chiedere. Tutti i giorni accoglie chi arriva nell'Isola per capirla e ad essi da le risposte che cercano, semplicemente perche' quello è il suo ruolo. Non è il mio, non e' quello di un altro. E' il suo, e come tale va rispettato nel senso piu' profondo del termine. Non c'e' nessuna gara, nessun sotterfugio, nessun aiuto. E' forse la cosa piu' pulita e vera che si possa immaginare. Lei è. Punto. Con tutta la naturalezza possibile.     


"Questo è Quanto mi piace che sia.....e non voglio Altro che poter serenamente continuare la Strada che ho scelto a 27 anni.....Quando dei Maestri si aveva ancora rispetto e stima....Tutti secondo il loro potere e volere contribuivano a che un Maestro potesse Esserci e insegnare quanto di serio e profondo si potesse scegliere.....poi il caos."

Quello che non è naturale è che a noi non freghi un fico secco.
Sopratutto a noi, giovani d'oggi.  

Quanti di noi ne conoscono l'esistenza perche' ci e' stato insegnato a scuola? 
Quanti di noi conoscono a fondo la sua storia e non si fermano al sentito dire?
Quanti di noi sono mai andati al museo del bisso? 
Quanti di noi sanno quanto è antica l'arte del bisso?
Quanti di noi sanno che Chiara Vigo è conosciuta e rispettata in tutto il mondo?
Quanti di noi si sono mai chiesti come sta?

Bene.
Per rispondere a tutte queste domande non c'e' che un modo e Sant'Antioco è dietro l'angolo quasi per tutti. 
Per gli altri è sufficiente scrivere il suo nome su google e iniziare a stupirsi pr i risultati che si ottengono dall'America al Giappone. 
Per facilitare la ricerca :



La petizione invece riguarda la possibilita' di una tutela da parte dello Stato di un bene immateriale che evidentemente non siamo in grado di tutelare da soli. 
Esiste Italia infatti una legge che permetterebbe in caso di necessita' l'utilizzo di un fondo a favore di cittadini che abbiano dato lustro alla nazione. (Chiara Vigo è stata nominata commendatore della Repubblica se fosse necessario definirla con un titolo) 

e la trovate qui: 
petizione

per chiarire i vostri dubbi sulla petizione invece la nostra Manuela ha aperto un evento su facebook:
legge bacchelli per chiara vigo

Non smettiamo mai di informarci, ma accorgiamoci anche di quello che ci è piu' vicino. 



Buona Lettura. 
Nura Crea. 

lunedì 5 novembre 2012

In casa Nura uno scacciaspiriti tutto sardo!


Uno scacciaspiriti tutto sardo. 

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E non poteva che essere sardo il nuovo scacciaspiriti nato in casa Nura. La forza motrice è ancora una volta il Mamuthone, figura emblematica e assolutamente affascinante nella tradizione Sarda. 


Protettore del seminato e del raccolto futuro, ci protegge  dagli spiriti maligni.


Per noi, il simbolo di una cultura antica schiacciata dalla civilizzazione forzata subita da quest'Isola Felice. 


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 Attraverso i secoli e le religioni prima, e sopraffatti dalla modernita' poi, abbiamo perso parte della nostra memoria storica e culturale. Niente è riuscito a cancellare però la simbologia che ha accompagnato millenni di tradizione.

La Sardegna è e rimarra' sempre un mistero nella Storia finche' continueranno ad esistere guerrieri quattrocchi e quattrobraccia. La Sardegna è e rimarra' sempre una societa' matriarcale finche' dee madri di ogni peso e forma continueranno a riemergere dalla terra per ricordarci il nostro posto. La Sardegna rimarra' sempre Sardegna finche' ci sara' l'ultimo mammuthone a proteggerla.





Spuntano Mamuthones ovunque...


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Grandi e piccoli...

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Tutto inizia dalla base in legno, tagliata su misura, levigata e dipinta a mano in casa Nura, poi assemblata nella forma di una stella ad otto punte a rappresentare il ciclo naturale delle cose scandito dai principali riti di una coscienza antica.


Poi le maschere e le pietre vengono armonizzate nel cerchio formato dai sedici fili. Le maschere grandi e piccole per scacciare gli spiriti maligni e il luccichio delle pietre per avvicinare e rassicurare le anime buone.





Il blu del Mare, il rosso della Terra a formare due cerchi che chiudono il Mamuthone. 

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                                           Mai uno sara' uguale all'altro 



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Nemmeno l'ombra....

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Nura Crea. Scacciaspiriti Mamuthones fatti a mano.

Vedi anche : scacciaspiriti fatto a mano: la ruota del Tempo.

giovedì 25 ottobre 2012

A Oliena la tradizione vive ancora.


Abito Tradizionale di Oliena. 

abito tradizionale oliena nura crea


La tradizione dell'abito ad Ulìana, Oliena, è ancora viva. Le donne indossano ancora gli Abiti tradizionali per le ricorrenze e le festivita' ed è confezionato ancora a mano in paese, scarpette comprese. 

La componente caratteristica dell'Abito Tradizionale è lo scialle, finemente ricamato a mano con motivi floreali dorati. 





abito tradizionale oliena nura creaabito tradizionale oliena nura crea


 La gonna porta i colori del Nepente, il vino di Oliena. 

abito tradizionale oliena nura crea





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Oliena. Abito Tradizionale maschile. 
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 Ritorna in casa Nura

sabato 20 ottobre 2012

Abito Tradizionale di Tonara e la tintura naturale.


Abito Tradizionale di Tonara

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Il colore prevalente dell'abito è il rosso che veniva ottenuto attraverso un procedimento naturale di tintura, cosi' come eravamo soliti fare qui in Sardegna e cosi' come ancora qualcuno decide di fare. . Il rosso e tutte le sue varianti (fino al rosa antico) a Tonara veniva regalato dalle radici di un erba selvatica, s'orighedda. In italiano la Robbia. 


Il rosso e il nero dell'abito  fanno presupporre le sue origini particolarmente antiche. 


Un fuso per ricordare le sue origini totalmente artigianali e autoctone. 


abito tradizionale tonara nura crea


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Nura Crea. Abito Tradizionale di tonara su pietra. Fatto a mano.  

venerdì 5 ottobre 2012

Halloween? No grazie. In casa Nura si dice Sas animas !


La fine di Ottobre rappresenta il passaggio tra la stagione solare e quella delle tenebre, tra la luce e il buio. Quando ancora eravamo legati ad una societa' basata sull'agricoltura sapevamo benissimo che terminati i raccolti e riportato le greggi verso casa, era giunto il tempo di stringerci attorno al focolare domestico e raccontarci tante storie. 
Questa ricorrenza in Sardegna veniva e viene tutt'ora celebrata sotto il nome di Sas Animas
(in qualche paese anche su Mortu Mortu, Is doppiadoris, is Frakkeras...), quella che per i celti è Shamain.  

Per tradizione il primo Novembre, nella stanza principale della casa,  veniva accesa una lampada ad olio per ogni caro defunto e si lasciava libero accesso alle scorte di cibo. Si prediligevano pere, castagne (come simbolo di rinascita) , il pane, l'acqua. La mattina seguente all'alba veniva celebrata la messa e i piu' giovani chiedevano di casa in casa is panixeddas, panificati il giorno della vigilia.
Si pensava che essi si sarebbero cibati e rifocillati prima di ritornare nell'altro mondo. 

sas animas nura crea

E' bello pensare che c'e' stato un tempo in cui le porte tra il nostro mondo e quello degli spiriti erano aperte e in continua comunicazione, e nella notte magari avevi la fortuna di incontrare qualche jana...
E poi dopo tutta questa magia.... e' arrivato Halloween! Ma Halloween...... itta e? direbbe mia nonna,,, 

Halloween è una tradizione prettamente americana e canadese trasformata in festa commerciale e sopratutto internazionale. La festa (di origini antiche e europee) fu supportata nei secoli per eliminare la tradizione pagana e offerta ai cristiani martiri. I nomi vennero adattati e modificati sino all'odierno Halloween. 

E noi che abbiamo fatto? Abbiamo lasciato da parte la magia, il mistero e l'unicita' e ci siamo totalmente immersi nella ricorrenza commerciale, di cui magari non conosciamo nemmeno piu' l'origine. 

Sarebbe bellissimo se a scuola i bambini potessero imparare queste tradizioni e poter scegliere, a differenza nostra,  sarebbe bello se da quest'anno tutti iniziassimo a chiamare le cose con il loro nome, noi ci stiamo provando,  e sarebbe bello vedere bambini mascherati da elfi e janas anziche' da personaggi hollywoodiani. Sarebbe magico.
Invece è Halloween. 

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" Deus si du paghet" . "Deus paghet tottu".

Fonti: Federico Melis, i riti del fuoco. Tratto da Shardana i calcolatori del tempo. Leonardo Melis. 

sabato 29 settembre 2012

Quando una giovane d'oggi entra nella casa del bisso..

..cosa succede non lo si sa, non lo sa nessuno, ma qualcosa succede. 

Intanto ... bisogna arrivarci. 
La strada è piuttosto scorrevole, persino il navigatore smette di parlare ad un certo punto quasi come voler dire "lo sai gia' come arrivarci, sei solo pigra!". 
Una volta dentro il paese di Sant'Antioco invece abbiamo dovuto chiedere diverse volte come arrivare a destinazione dal momento che non abbiamo visto nemmeno un cartello, un' indicazione. Mi aspettavo di trovare la mollica di pane per strada e invece chi di dovere deve aver pensato di aggiungere un pizzico di suspance alla ricerca...

Una volta all'interno tutto quello che c'e' fuori non ha molta importanza, un po' come quando ti immergi in mare. Non ti interessa cosa succede fuori, altrimenti non ti saresti buttato...

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 Chiara Vigo. Maestro di bisso.
Foto di Manuela Collu.

Tutte le idee che ti eri fatta non contano piu' ed e' tutto troppo naturale per essere calcolato. Nella casa del bisso tutti si sentono a casa e tutti sembrano conoscersi da una vita. E se ancora non ti senti abbastanza comodo ci pensa lei, la padrona di casa, a metterti a tuo agio : Chiara Vigo.  A leggere di lei talvolta si delinea una donna dura e scontrosa che non ama le domande e le spiegazioni. Forse le interviste le hanno fatte per telefono ... sbagliando numero!

La giornata è stata intensa, piena di emozioni mai provate e da subito abbiamo capito che l'ordito che stavamo preparando non era un semplice ordito e che tessere talvolta assume molteplici significati.

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La casa del Bisso. Foto di Manuela Collu.


Una giovane d'oggi che entra nella casa del bisso impara moltissime cose, perche' trova chi le voglia insegnare senza pretese di tempo ne di denaro. Ci si accorge di quanto poco sappiamo fare ora che c'e' chi lo fa per noi e di quanto sia arrivato il momento di darci da fare per riprendere in mano tutte le arti antiche, ormai quasi dimenticate, che ci legavano gli uni agli altri come in un grande orditoio...


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Orditoio di tipo mesopotamico.
La casa del Bisso. Foto di Manuela Collu.


Questo tuffo è stato per me davvero come incontrare le janas e l'emozione e' stata tanto forte da farmi scottare la testa.
Dalla stanza del bisso ciascuno porta via con se qualcosa. Io ho portato con me  un sacco di esperienze preziose e persone preziose...
Grazie....

il mio primo telaio
il filo di arianna

Da Chiara Vigo
"Il Bisso è emozione per chi ne sa cogliere il senso......Il tessere è emozione di vita intensamente vissuta e da vivere.......Muovere il telaio è cosa che non mi appartiene e non voglio che mi appartenga.....Chi c'era spero abbia colto il senso del Tessere per Essere prima di tutto Anima........ Grazie a chi ha voluto prima di tutto esserci al di là di quanto ognuno abbia potuto cogliere per arricchire la propria Anima........La mia porta è aperta a tutti quelli che vogliono Tessere e Essere.....senza tempo....senza nome.... e senza confini di pregiudizio su risultati che sono personali e non possono essere legati a codici di lavoro o di tempo......Chi non c'era arriverà e chi c'era se ha capito l'importanza di un ordito mentale e spirituale tornerà a tessere valori ed emozioni che non hanno confini se non dentro di noi.........Buona Vita a tutti e tutte ."


Vedi anche
Chiara Vigo Maestro di bisso.


Buona Sera a...